Arturo, la stella elettricista - MEDIA INAF

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Costellazione del Boote con la sua stella principale Arturo

Arturo, il guardiano dell'Orsa, è la stella principale della costellazione del Boote. Essa è ben riconoscibile in cielo e ben visibile in questo mese perché in maggio culmina al meridiano intorno a mezzanotte. Per identificarla basta prolungare le tre stelle del timone del Grande Carro e arrivare fino a una stella brillante e di un bel colore arancione. È la quarta stella più luminosa di tutto il cielo, la seconda del cielo boreale dopo Sirio e addirittura la stella più luminosa con declinazione positiva. È una gigante rossa duecento volte più luminosa del Sole e piuttosto vicina, 37 anni luce in realtà, ma nonostante questo è una stella piuttosto insolita.

È variabile ma non si conosce la causa della sua variabilità su lungo periodo, anche se uno studio del 2008 ipotizza sia dovuta al ciclo magnetico della stella. Probabilmente è una stella doppia, ma ancora non è certo, e forse le oscillazioni della sua posizione sono dovute a un pianeta di tipo gioviano. Inoltre, il suo moto proprio è peculiare rispetto alla rotazione della Via Lattea e comune a una cinquantina di stelle, tanto da battezzare questa associazione stellare con il nome di corrente stellare di Arturo.

Nel 1933, la luce della stella Arturo venne utilizzata per accendere i riflettori della Century of Progress Exposition di Chicago. La luce dell'astro venne focalizzata su una cella fotoelettrica dalle lenti del telescopio dell'Osservatorio di Yerkes. Dall'osservatorio propagò un segnale elettrico che accese l'illuminazione dell'esposizione.

Nel nostro viaggio tra le costellazioni di maggio, a sud possiamo trovare sotto il Boote la costellazione della Vergine, mentre più a sinistra abbiamo la Corona Boreale ed Ercole. Non perdetevi gli ammassi globulari M92 e M13, quest'ultimo visibile facilmente con un binocolo. A ovest invece ritroviamo la costellazione del Leone e del Cancro, entrambe destinate a riposarsi con l'avvicinarsi della stagione estiva, e più in altro quella dell'Orsa Maggiore. A est fanno la comparsa le costellazioni della Lira del Cigno e dell'Aquila. E per finire a nord, oltre l'Orsa Minore, Cefeo e Cassiopea - più bassa sull'orizzonte. Per l'osservazione delle costellazioni e degli oggetti di profondo cielo,  approfittate delle notti senza Luna, nei primi giorni del mese.

L'ammasso globulare Messier 4 (M4) nella costellazione dello scorpione e che nel mese di maggio 2024 è occultato dalla luna (crediti Hubble Space Telescope)

Anche in questo mese, i pianeti saranno poco visibili. Venere e Giove troppo vicini al Sole, quest'ultimo addirittura in congiunzione con la nostra stella. Marte e Saturno visibili al mattino, ma immersi nelle prime luci dell'alba a inizio mese, incrementeranno però la loro visibilità con il passare dei gironi anticipando l'ora del loro sorgere. In questo periodo gli anelli di Saturno saranno visti quasi di taglio e perciò poco appariscenti.

La notte tra il 23 e il 24 maggio il nostro satellite naturale occulterà l'ammasso globulare M4 nella costellazione dello Scorpione. La Luna sarà piena e l'ammasso stellare - sebbene M4 abbia una magnitudine inferiore alla sesta e quindi visibile a occhio nudo come una macchia lattiginosa - sarà immerso nella luce della Luna stessa. Complicata da osservare, l'occultazione inizierà alle ore 2 e 15 del 24 maggio e terminerà alle 4. Probabilmente potrà essere vista solo attraverso un telescopio per aumentare il contrasto dell'ammasso stellare. Potrebbe essere un'opportunità per gli astrofotografi che cercano sfide complicatissime.

Guarda su MediaInaf Tv la videoguida al cielo del mese, a cura di Fabrizio Villa: