Tende in zona U, i Giovani palestinesi avvertono: "Sarà l'Intifada studentesca"

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Redazione 05 maggio 2024 14:35

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Le università europee, arabe e statunitensi sono diventate, negli ultimi mesi, il teatro delle proteste studentesche contro "l'oppressione e il genocidio del popolo palestinese", come sottolineato dai Giovani palestinesi. A Bologna, il gruppo di attivisti ha annunciato una "Intifada studentesca": da oggi, domenica 5 maggio, gli studenti e le studentesse saranno accampati in tenda in zona universitaria in vista della grande manifestazione del prossimo 15 maggio, giorno del ricordo della Nakba, la data ricordata dal popolo palestinese come 'la catastrofe', giorno in cui nel 1948 scoppiò la prima guerra arabo-israeliana.

"La nostra 'acampada' di domenica - dicono all'Ansa i Giovani palestinesi di Bologna - si inserisce in questo grande quadro di mobilitazione internazionale per far capire che c'è una parte consistente anche del nostro Paese, studentesse, studenti ma non solo, anche docenti e associazioni, persone insomma che hanno come priorità la fine dell'aggressione militare su Gaza, il cessate il fuoco permanente e la fine dell'oppressione a Gaza e nei territori occupati".

"Vogliamo dire che il nostro mondo sta voltando le spalle da 75 anni al diritto del popolo palestinese - continuano gli attivisti -. Questo è il momento di essere in piazza, vogliamo farlo, coi nostri corpi, le nostre riflessioni, per chiedere che anche le istituzioni lavorino attivamente per la fine del massacro dalla popolazione a Gaza. L'obiettivo è il dialogo, il confronto, raccogliere le testimonianze. Non sappiamo quanti saremo domani, siamo fiduciosi, speriamo di coinvolgere tanti anche nei prossimi giorni. Del resto, frequentiamo università in cui ci parlano di diritti umani e in questo noi crediamo profondamente. Crediamo che la nostra attività sia coerente con quello che ci viene insegnato". Il ritrovo, scrive ancora l'Ansa, sarà domani in piazza Scaravilli, di fronte al Rettorato, dove sarà installato un telo per la proiezione dell'assemblea internazionale del movimento. Un incontro ibrido, in presenza e da remoto, con collegamenti di studenti da tutta Italia, dalle università americane e da Birzeit, in Palestina.

Intanto, il 13 maggio ci sarà una riunione per la sicurezza con la ministra dell'Università Anna Maria Bernini, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e i rettori delle università interessate dalle proteste, tra cui La Sapienza di Roma, la Statale di Milano e l'Alma Mater di Bologna.