Il Cagliari scappa con Mina, poi resta in 10: il Lecce rimonta e sfiora la vittoria

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​Sardi avanti con il difensore colombiano, ma l'espulsione di Gaetano complica tutto. Nella ripresa i pugliesi crescono, pareggiano con Krstovic e nel finale colpiscono due legni con Baschirotto e Sansone

dal nostro inviato Francesco Velluzzi

5 maggio 2024 (modifica alle 17:56) - CAGLIARI

Una battaglia. Che non ha vincitori, ma otto ammoniti e un espulso. Tra Cagliari e Lecce finisce 1-1. E' il punto che dovrebbe mettere definitivamente al sicuro la squadra salentina di Luca Gotti, e che, invece, costringe il Cagliari a soffrire maledettamente fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata come aveva largamente preventivato il suo maestro Claudio Ranieri. Per come si è messa la partita al 44' del primo tempo con la sciagurata espulsione di Gaetano (entrata col piede a martello su Ramadani) i rossoblù si salvano e salvano il pari. Perché, per loro fortuna, erano andati in vantaggio con Jerry Mina. Ma il Lecce non molla mai, Gotti mette tutti gli uomini offensivi a disposizione e nella seconda parte della ripresa parte l'assalto che porta prima al pareggio di Krstovic (settimo gol) e poi al vicinissimo al successo, con due pali colpiti e almeno due miracoli del portiere cagliaritano Scuffet.

IL PRE

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Prima del via il presidente del Cagliari Tommaso Giulini premia Daniele Dessena, nove stagioni in rossoblù con 206 presenze che ha appena chiuso col calcio a Olbia, fino a poco tempo club in sinergia con il Cagliari. I rossoblù entrano in campo con una maglia molto molto particolare, sul beige, dedicata a "Sa Die de Sa Sardigna", la giornata del popolo sardo. Il Lecce gioca in rosso. Le tifoserie si vogliono bene. Lo spicchio occupato dai 415 leccesi è rumoroso.

LA GARA

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Ranieri e Gotti la intendono allo stesso modo: 4-2-3-1. Ranieri rilancia Lapadula al posto di Shomurodov e porta in panchina Pavoletti. In mezzo c'è Deiola con Makoumbou. Alle spalle di Lapa, Nandez, Gaetano (che compie gli anni) e Luvumbo. Il Lecce alle spalle di Piccoli mette Oudin, Piccoli e Dorgu. Con Ramadani e Blin a fare filtro. Piccoli e Dorgu stanno spesso a contatto a sinistra scambiandosi la posizione. Piccoli inizia subito il tosto duello con Jerry Mina e prende il giallo da diffidato. Il Cagliari sembra più deciso, in ripartenza Luvumbo è lanciato, crossa per Lapadula che tenta la rovesciata, ma il tiro è debole. E' il preludio al gol (poi annullato). Al 16' Pongracic perde palla in un uscita in un contrasto con Deiola che calcia e segna, ma nel recupero palla ha toccato con la mano. Revisione e gol tolto. Ma al 25' i rossoblù vanno veramente in vantaggio: angolo di Augello, respinta difensiva che va sui piedi di Gaetano che calcia male, ma in mezzo all'area c'è Mina che non perdona. Il difensore, che aveva segnato su rigore con la Juve, festeggia col balletto. La reazione degli uomini di Gotti è solo in un calcio di punizione ben tagliato da Oudin sul quale Deiola devia in angolo. Ma al 42' Gaetano, che fin qui ha combinato ben poco, commette un errore imperdonabile entrando col piede a martello su Ramadani. Per Marcenaro è giallo, ma Abisso e Piccinini da Lissone gli dicono che è rosso. L'arbitro va al monitor e trasforma il cartellino. Gli animi si scaldano e Marcenaro fa fatica a controllare. Pongracic e Nandez litigano più di Mina e Piccoli che rischia il rosso.

SECONDO TEMPO

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Ranieri deve correre ai ripari e riparte con Wieteska, un difensore, al posto di Zappa e Sulemana per Lapadula. Insomma, rinforza centrocampo e difesa. Mentre Gotti, temendo il peggio (cioè il rosso) sostituisce Piccoli con Sansone che sgomma in corsia. Il Lecce vuole il pari, il suo tecnico spinge con un assetto super offensivo inserendo anche Pierotti per Dorgu, dopo che Ramadani è incappato nel tredicesimo giallo del suo campionato. Il Cagliari è rintanato a difesa del fortino con un 5-3-1, il Lecce con una sorta di 4-2-4. Guadagna tanti angoli, Gallo e Sansone mettono palloni dentro, su uno Oudin calcia bene al volo, ma fuori, su un altro Pierotti, il talismano, salta bene sopra Augello, ma Scuffet (ammonito per perdita di tempo) respinge alla grande. Al 25' Ranieri cerca la profondità con Shomurodov per Luvumbo che è stanco e al quale non fischiano ormai più un contatto. Gotti spende gli ultimi cambi: Rafia per Oudin e Almqvist per Ramadani. Il Cagliari è alle corde. E proprio lo svedese sembra tornato quello di inizio campionato. Al 39' semina Azzi sulla destra mette al centro e Krstovic, che Wrteska non contiene, pareggia: 1-1. Ma il Lecce non si accontenta. Preme per vincere. E coglie due pali con Baschirotto e Sansone. Con Almqvsit che è incontenibile a destra. Poi è Pierotti che costringe al miracolo Scuffet. Un assedio in piena regola. Con sei minuti di recupero da giocare. Ranieri mette tutti dietro. Dentro anche Obert per Nandez. Per difendere il pari. Lo difende. E per come si è messa è come una vittoria.

a breve il servizio completo