Cessione del credito e sconto in fattura: il Parlamento riapre la partita

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Attualità

Tra le proposte di emendamento al disegno di legge di conversione del DL 39/2024 la reintroduzione dell'opzione per il Superbonus, il bonus barriere architettoniche e in parte per la remissione in bonis

martedì 30 aprile 2024 - Pasqualina Ciancio

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Il Parlamento ha deciso di riaprire la partita relativa alle opzioni di Cessione del credito e Sconto in fattura e lo fa attraverso una serie di emendamenti proposti al disegno di legge di conversione del DL 39/2024.

In particolare, gli emendamenti presentati prevedono meno vincoli per il Superbonus, il bonus barriere architettoniche e in parte anche per la remissione in bonis. Infatti, nel provvedimento ora all'esame del Parlamento ed entrato in vigore il 30 marzo scorso sono contenute una serie di misure per la tutela della finanza pubblica nel settore delle agevolazioni fiscali in materia edilizia e di efficienza energetica che limitano di fatto i bonus edilizi.

La misura è stata adottata dal governo sulla scia del decreto Blocca cessioni" (DL 11/2023).

Bonus barriere architettoniche con cessione del credito fino al 2025

Uno degli emendamenti presentati prevede di proseguire con l'opzione di cessione del credito fino al 31 dicembre 2025 per interventi incentivabili con il bonus barriere architettoniche.  Una proposta simile è stata avanzata anche per gli interventi di messa in sicurezza antisismica negli edifici residenziali. Infatti, con il DL 39/2024 è stato rivisto pesantemente anche il bonus barriere architettoniche. 

L'ultimo decreto Taglia bonus aveva rivisto pesantemente il bonus barriere architettoniche e per questa ragione diverse associazioni avevano chiesto al governo di riconsiderare la misura e continuare a permettere la cessione del credito e lo sconto in fattura per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche.

Remissione in bonus: lo spiraglio

Alcuni emendamenti propongono anche di continuare a consentire la remissione in bonis per gli interventi per i quali la copia dell'asseverazione è stata trasmessa all'Enea entro il 30 marzo 2024. Questo consentirebbe di sanare ritardi e imprecisioni nella comunicazione fino al 15 ottobre 2024 che è il termine ultimo per l'invio della dichiarazione dei redditi.

Tra le proposte presentate anche la possibilità di salvaguardare  la cessione del credito e lo sconto in fattura per gli interventi realizzati nelle aree dei crateri sismici, per onlus e Iacp o altri enti di edilizia popolare.