Pogacar stile Pantani ad Oropa: prima cade, poi stacca tutti e vince. È già maglia rosa

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Lo sloveno vince su Martinez e Thomas grazie ad un attacco a 4,5km dall'arrivo. Di 45'' il vantaggio in classifica sull'inglese

Giornalista

5 maggio 2024 (modifica alle 20:41) - MILANO

Davanti alla Madonna Nera del Santuario di Oropa, che si staglia a 1180 metri di quota nei boschi sopra Biella, c'è soltanto Tadej Pogacar. Sulla montagna dove Marco Pantani ha realizzato nel 1999 una delle più grandi imprese, con una rimonta di 49 corridori dopo un salto di catena a inizio salita, tra migliaia di tifosi con le bandiere e le bandane del romagnolo il fenomeno sloveno vince nettamente la sua prima tappa al Giro d'Italia e indossa la sua prima maglia rosa. 

l'attacco

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Pogacar attacca a 4,5 km all'arrivo dopo un gran lavoro di Majka, nel punto più duro della salita con pendenze dell'11%. Un'accelerazione terribile che mette alle corde i rivali e fa capire a tutti chi è il padrone del Giro. A 3 km ha 21" su Thomas, O'Connor e Uijtdebroeks, a 54" l'ecuadoriano Jhonatan Narvaez, vincitore della tappa inaugurale a Torino. All'ultimo chilometro ha 32" su Uijtdebroeks, Martinez, Vansevenant, Thomas, Lutsenko; a 1'33" la rosa Narvaez. Ancora più lontano Tiberi. Al traguardo, Pogacar vince con 27" su Dani Martinez, terzo Geraint Thomas, quarto Lorenzo Fortunato, poi Lipowitz, Uijtdebroeks e Storer; Lopez a 37", O'Connor a 1', Tiberi a 2'26". 

la classifica

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In classifica, il fenomeno della Uae Emirates, che è il corridore più forte al mondo e il simbolo di questa generazione, comanda con 45" su Thomas e Martinez, 54" su Ujitdebroeks e Rubio, 1'05" su Lorenzo Fortunato. Lo sloveno, 25 anni, che è al debutto nella corsa rosa, centra così a Oropa il primo traguardo del suo viaggio rosa che si concluderà domenica 26 maggio a Roma. L'aveva detto Beppe Martinelli, il tecnico bresciano di Marco Pantani: "Sono un tifoso di Pogacar: vincere ed essere in rosa a Oropa sarebbe il messaggio migliore per il Giro, il modo migliore per onorare il Pirata". Pogacar ha ascoltato le sue parole. 

la caduta

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L'unico brivido Tadej lo regala a 12 km dall'arrivo, nel passaggio da Biella: fora la ruota anteriore, in attesa dell'ammiraglia continua a pedalare, ma cade in una curva a destra e per un soffio l'ammiraglia della Uae Emirates non lo investe. Domani, lunedì 6 maggio, il 107° Giro presenta la prima delle sei tappe per i velocisti: Novara-Fossano, 166 km, due stelle di difficoltà e un solo Gpm di quarta categoria. Con 750 metri di dislivello è la terza giornata più facile della corsa rosa dopo le tappe di Cento e Roma.