Code sulla To-Sv tra Mondovì e Ceva, ingorgo al casello e lunghe file sulla ss28

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I timori della vigilia del lungo ponte del 25 Aprile si sono rivelati fondati. Forse anche peggio del previsto. Perché per tutta la serata di ieri e la tarda mattinata di oggi il traffico del Cebano e Valle Tanaro è andato in tilt: code chilometriche sull'autostrada Torino-Savona in direzione del mare, malgrado la riduzione dei cantieri, e statale 28 del Colle di Nava bloccata dalla mole di auto e, soprattutto, dalla strettoia per la frana scesa nelle scorse settimane ai Rocchini di Ceva (prima di Nucetto).

Ancora intorno alle 13 sulla To-Sv si sono registrate due file di auto, camper e moto a passo d'uomo dalle porte di Mondovì fino al casello cebano. Dove, come lo scorso anno, si è creato l'imbuto fra i mezzi incolonnati nella tratta dei cantieri (inamovibili) verso Millesimo, quelli che sopraggiungevano da Mondovì e quelli che non ce la facevano più a uscire dall'autostrada per immettersi sulla ss. 28, già a tappo. Da osservare che, se al posto dell'incrocio venisse realizzata all'uscita del casello la rotatoria attesa da anni (di competenza della società autostradale), il cui progetto è da tempo in stand-by a Roma, la situazione potrebbe essere migliorata.

Una situazione peraltro prevista dai sindaci della valle Tanaro, che continuano a chiedere a gran voce una soluzione che eviti ai loro paesi di essere soffocati dal traffico. In sensibile aumento da quando la mancanza del tunnel del Tenda ha riversato sulla To-Sv i veicoli diretti nella Riviera di Ponente e in Costa Azzurra e i cantieri infiniti sulla stessa To-Sv hanno dirottato gli automobilisti sulla statale del Nava.

Foto Elio Gallo

 

Oggi, tuttavia, con una criticità in più, che non si vedeva da tempo: circolazione praticamente ferma in Ceva, con auto, camper e moto in coda sulle due circonvallazioni che attraversano la città e dal Monregalese portano verso il casello e la Val Tanaro.

Foto Elio Gallo

 

Situazione che non fa presagire molto di buono, quando ci sarà l'ulteriore esodo del 1° Maggio e poi il rientro.