Le uova aumentano il colesterolo nel sangue?

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diElena Dogliotti

L'interazione tra fegato e intestino permette di mitigare eventuali aumenti di assunzione di colesterolo nella dieta: ecco perché non si vede un'associazione significativa tra colesterolo alimentare e rischio di malattie cardiovascolari

Le ultime ricerche sulle uova sembrerebbero escluderle come fattore rilevante nella colesterolemia: fino a che punto sono attendibili?

Risponde Elena Dogliotti, biologo nutrizionista, supervisore scientifico per Fondazione Veronesi (VAI AL FORUM)

Le deduzioni che permettono di redigere delle linee guida sull'alimentazione vengono fatte tenendo conto di studi epidemiologici, ulteriormente avvalorati da studi molecolari e genetici. Oggi sappiamo che la presenza di colesterolo nel nostro corpo è regolata principalmente dalla sintesi endogena (lo produciamo noi), dall'assorbimento intestinale e dall'escrezione da parte del fegato. Quando l'assorbimento del colesterolo intestinale aumenta, per esempio a causa di un maggior apporto alimentare, aumenta anche quello che arriva al fegato, che per difendersi manda diversi «messaggi» a sé stesso e all'intestino: ridurre la sintesi di colesterolo; diminuire la capacità di assorbirlo; aumentarne l'eliminazione nella bile. Il fegato stesso, riducendo la propria capacità di assorbire il colesterolo LDL, ne aumenta i livelli circolanti nel sangue.

Grassi saturi

L'interazione tra fegato e intestino permette di mitigare eventuali aumenti di assunzione di colesterolo nella dieta, da qui il motivo per cui non si vede un'associazione significativa tra il colesterolo alimentare e il rischio di malattie cardiovascolari. Per contro, si è visto che i grassi saturi assunti con la dieta aumentano il colesterolo LDL attraverso meccanismi complessi. Per quanto riguarda il rischio cardiovascolare, la riduzione dei grassi saturi comporterebbe una diminuzione del rischio di più del 20%. Da qui le indicazioni, per tutti, di limitare tali sostanze nella dieta. Parecchi alimenti che contengono grassi saturi contengono anche colesterolo e viceversa, ma non è sempre così. Un uovo, per esempio, contiene 180 mg di colesterolo ma i grammi totali di grassi sono poco più di 4 e i saturi meno della metà.

Dieta di tre mesi

La capacità di assorbire colesterolo (e fitosteroli) da parte dell'intestino dipende da recettori che possono avere diverse varianti: queste li rendono più, meno o troppo performanti. Esistono quindi soggetti i cui recettori intestinali per il colesterolo se ne infischiano dell'ordine del fegato di assorbirne meno. I livelli di colesterolo nel sangue, in questo caso, risentono molto di più di quello alimentare. Tali persone, oltre ai grassi saturi, devono limitare il più possibile anche gli alimenti che contengono molto colesterolo come uova, frattaglie, latticini e crostacei. Analisi genetiche per capire se si è «super assorbenti» non si fanno, la prova si può ottenere con una dieta di tre mesi (sotto controllo medico) in cui si escludono le fonti di colesterolo e andando a vedere gli effetti sul sangue.

4 maggio 2024 ( modifica il 4 maggio 2024 | 19:15)

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