Milano, corteo per il 25 Aprile con oltre 100 mila persone. Insulti alla Brigata ebraica, tafferugli tra filo palestinesi e polizia, Scurati legge il monologo su Matteotti

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In piazza del Duomo oltre 100 mila persone. Tra i partecipanti anche la segretaria del Pd Schlein, Calenda ha sfilato con la Brigata ebraica. Fischi a Sala e all'inno di Mameli. Nove denunciati per istigazione all'odio razziale

Nove denunciati per istigazione all'odio razziale, sequestrato un coltello

Dopo gli scontri avvenuti fuori dal McDonald's in piazza del Duomo, sono state denunciate nove persone per istigazione all'odio razziale ed è stato sequestrato il coltello con cui un ragazzo ha ferito al braccio un manifestante pro Israele: sono ancora in corso le indagini per identificare l'autore materiale del gesto.

Dieci persone accompagnate in Questura

Per l'aggressione da parte di un gruppo di filo palestinesi ai City Angeles, e per i disordini causati dallo sfondamento della barriera di transenne in piazza del Duomo, la polizia di Stato ha accompagnato in Questura dieci persone per gli opportuni provvedimenti.

Il contro corteo palestinese: «La città è nostra»

Un corteo improvvisato, filo palestinese, si è incamminato verso piazza Cordusio. Alla testa l'ala più esagitata che ha contestato gli interventi dal palco della manifestazione del 25 aprile. Le manovre con improvvise svolte per seminare l'arrivo dei reparti mobili sta spaventando i turisti del centro. «La città è nostra», gridano mentre percorrono via Broletto. (Pierpaolo Lio)

Due fermati per l'aggressione alla Brigata ebraica

Due degli aggressori che hanno colpito con calci e pugni lo spezzone di corteo della Brigata ebraica in piazza del Duomo sono stati fermati dalla polizia e portati in Questura (Matteo Castagnoli)

Manifestazione terminata al canto di «Bella ciao»

La sezione Anpi del Teatro alla Scala suona «Fischia il vento», il comizio è concluso. Sala canta «Bella ciao», manifestazione conclusa, Minelli conferma: «Siamo davvero oltre 100 mila». (Chiara Baldi e Chiara Evangelista)

Il presidente di Anpi: «Siamo oltre 100 mila»

«Abbiamo stimato un numero sopra i 100 mila». Lo ha detto dal palco della manifestazione del 25 aprile il presidente di Anpi Milano Primo Minelli. «Non sporcheranno le contestazioni questa festa della Liberazione — ha aggiunto —. Siamo davvero tantissimi oltre quanto abbiamo

immaginato».

Tafferugli tra polizia e manifestanti pro Palestina che vogliono raggiungere il palco

Ancora tensioni in Duomo. Nuovo tentativo di sfondare le transenne, contenuto a fatica dal servizio d'ordine e dalla polizia. I manifestanti vogliono raggiungere il palco al grido: «Fate parlare i palestinesi». Per riuscire a contenere la situazione in piazza sono stati schierati i reparti di polizia e carabinieri. Alcune transenne sono state divelte e la polizia sta contenendo i manifestanti con gli scudi. Aste di bandiere, alcuni bastoni, fumogeni e anche una bottiglia di vetro contro gli agenti. (Cesare Giuzzi)

La Questura: «Decine di migliaia di persone al corteo»

Sono alcune decine di migliaia i partecipanti al corte per il 25 aprile a Milano. Lo ha reso noto la questura: «Polizia di Stato, Arma dei carabinieri, Guarda di finanza, con la polizia locale per la parte di competenza, sono impegnate nella gestione della manifestazione organizzata dal Comitato permanente antifascista contro il terrorismo per la difesa dell'ordine repubblicano», spiega in una nota la questura: «Con partenza alle ore 14.15 da corso Venezia, alcune decine di migliaia di partecipanti si sono recate in piazza del Duomo dove erano già presenti, in attesa dell'arrivo del corteo, la componente giovanile palestinese con alcune realtà antagoniste milanesi».

Scontri tra giovani pro Palestina e Brigata ebraica

Alta tensione all'arrivo della Brigata ebraica in piazza del Duomo. All'altezza del McDonald's alcuni giovani ragazzi hanno iniziato a fare cori contro Israele. È seguita la risposta verbale dei rappresentanti della comunità ebraica. A quel punto, sono partiti pugni, spinte e attacchi anche ai fotografi con videocamere da parte di una decina di giovani arabi che s'erano radunati in strada. Il gruppo di ragazzi ha poi strappato le bandiere usando le aste come bastoni contro la Brigata. «Uno di quelli che ci ha aggredito aveva anche un coltello. L'ho visto: era una lama di dieci centimetri», denuncia Mario Furlan, fondatore dei City Angels. A fermare gli aggressori, infatti, in un primo momento c'erano solo i volontari dei City Angels. (Matteo Castagnoli)

La Brigata ebraica arriva in Duomo

La Brigata ebraica è arrivata in piazza del Duomo dopo un'ora di corteo. (Matteo Castagnoli)

Sala attacca il governo: «Vuole stravolgere la Costituzione». Scurati legge il monologo su Matteotti

Il sindaco Beppe Sala dal palco allestito in piazza  del Duomo attacca il governo e la riforma del premierato: «Oggi siamo chiamati a difendere la Costituzione una volta di più: esiste un progetto per sfigurarla, non di riformarla ma di stravolgerla. Il cosiddetto premierato non sta in piedi e pone rischi alla tenuta democratica». Un motivo, per Sala, «non solo per pronunciarsi antifascisti ma per esserlo completamente». E da Milano «la nostra amata città d'oro della Resistenza, capitale ed erede della Resistenza con il suo sindaco, oggi dico che la Costituzione non la possono toccare in questo modo e non la toccheranno». Poi Sala ha dato la parola ad Antonio Scurati che è salito sul palco con un garofano rosso infilato nel maglioncino blu. Lo scrittore, censurato dalla Rai, ha letto il suo monologo su Giacomo Matteotti a 100 anni dal suo assassinio perpetrato dai fascisti. (Chiara Baldi)

La commemorazione dei caduti della Rsi

Nel giorno del 25 aprile circa 600 persone hanno commemorato i combattenti per la Libertà nel Campo Gloria numero 64 del Cimitero Maggiore, mentre una dozzina di militanti del Nucleo Autonomo Mobile del movimento nazionale La Rete dei Patrioti ha commemorato i caduti della RSI al Campo X. (Cesare Giuzzi)

«Fate parlare i palestinesi»

«Fate parlare i palestinesi», le urla che si alzano dalle prime file, anche con megafoni, in direzione del palco da cui sta intervenendo il sindaco Sala. (Pierpaolo Lio)

Minelli, Anpi: «Cessare il fuoco ovunque»

Primo Minelli, presidente dell'Anpi Milano: «Chiediamo il cessate il fuoco ovunque. Si aprano fasi politiche diplomatiche per far tornare la pace. Basta con le sofferenze in Palestina e in Ucraina. Sia oggi un giorno di memoria per i giovani». (Chiara Baldi)

Agitazione sotto il palco

I manifestanti hanno spinto in avanti alcune transenne nel tentativo di guadagnare spazio verso il parterre sotto al palco. La situazione è contenuta dal servizio d'ordine dell'Anpi e dalle forze dell'ordine. Nelle prime file sono stati accesi i fumogeni e continuano i tentativi di avanzare dalle transenne contenuti da polizia e servizio d'ordine(Cesare Giuzzi)

Inno di Mameli fischiato dai centri sociali

Gli interventi dal palco si sono aperti con l'inno di Mameli accolto dai fischi della parte più esagitata della piazza, quella di collettivi e centri sociali. «Vergogna vergogna», l'urlo delle prime file. (Cesare Giuzzi)

Striscione per Ilaria Salis: «L'antifascismo non si processa»

Presente uno spezzone che chiede la liberazione di Ilaria Salis, ora detenuta in Ungheria. Un grosso striscione rosso recita: «Ilaria libera, l'antifascismo non si processa».

Urla a San Babila al passaggio della Brigata ebraica: «Vergogna»

«Fate schifo», «vergognatevi», «Palestina libera». Giusto qualche urlo isolato accompagna il passaggio della Brigata ebraica in piazza San Babila, negli ultimi anni il punto più caldo delle contestazioni. (Pierpaolo Lio)

Bandiere ucraine e cori contro Putin

C'è anche uno spezzone ucraino nel corteo milanese in cui si stanno mescolando molte anime: «Putin assassino e criminale», è il coro che arriva da uomini e donne che sventolano i vessilli gialloblù.

Clima teso anche in Duomo

All'arrivo in piazza del Duomo del sindaco Beppe Sala e del gonfalone del Comune, fischi dei centri sociali e l'urlo «Palestina libera, Israele fascista». (Cesare Giuzzi)

Manifestanti pro Palestina cercano di bloccare la marcia della Brigata ebraica

Dopo una decina di metri di cammino da via Boschetti, lo spezzone di corteo della Brigata ebraica è stato bloccato da una folla di manifestanti pro Palestina al grido di «fascisti». I rappresentanti della Comunità ebraica stanno provando a spostarsi su un lato della strada per proseguire. 

Lo spezzone di corteo con la Brigata ebraica si è liberato dal blocco dei manifestanti palestinesi ma il clima è molto teso tanto che alcuni attivisti hanno strappato dei telefoni dalle file della Brigata ebraica che stavano riprendendo le scene. «Questo è squadrismo, inizia ad essere pesante» lamentano dal corteo. (Matteo Castagnoli)

Scurati interverrà dal palco in Duomo

Antonio Scurati. presente al corteo, ha confermato ai cronisti il suo intervento dal palco in piazza del Duomo: «Salirò sul palco e leggerò il monologo» sulla Liberazione che sarebbe dovuto andare in onda nel programma Che sarà di Serena Bortone su Rai 3 e che nei giorni scorsi ha sollevato numerose polemiche. 

Contestazioni alla comunità ebraica: «Assassini»

Momenti di tensione al passaggio di uno spezzone della comunità ebraica. I contestatori hanno urlato «assassini» e «nazisti» in direzione dello spezzone di corteo. (Pierpaolo Lio)

Sala: «La riforma del premierato non ci va»

«Bisogna avere il buon senso di lavorare sui valori del 25 aprile, guardate quanta gente c'è. Le polemiche sono all'ordine del giorno nel mondo in cui viviamo ma è importante essere qui non perché temiamo il ritorno del fascismo ma temiamo certamente una limitazione della nostra democrazia. Un attacco alla Costituzione. La riforma del premierato non ci va. Quindi il 25 aprile è più attuale che mai». Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha aggiunto: «Le contestazioni per me non inquinano il corteo, perché dobbiamo dare peso a una minoranza della minoranza».

Schlein: «Rinnovare l'impegno a difesa della Costituzione»

Schlein ha sottolineato l'importanza di questa giornata: «Il 25 aprile è la festa della Liberazione e di tutta la Repubblica, è la festa in cui si ricorda chi ha dato la vita e con tanto sacrificio ha dato le basi per la democrazia di questo paese, la difesa dei valori della Costituzione, quindi è una giornata in cui va rinnovato l'impegno a difesa della nostra Costituzione e per la sua piena attuazione. Per questo dobbiamo ricordare la Resistenza che ci ha liberato dai nazifascisti». (Chiara Baldi)

Via al corteo, i cori dei Carc: «Fuori i sionisti dalla Palestina»

È partito il corteo nazionale per la Festa della Liberazione. In testa il sindaco Beppe Sala con la fascia tricolore insieme alla compagna Chiara Bazoli. «Fuori i sionisti dalla Palestina, fuori i sionisti dal corteo» è il coro ripetuto ossessivamente da un gruppo di attivisti dei Carc che si sono posizionati alcuni metri più avanti della testa del corteo. Con loro lo striscione «Dal Donbass alla Palestina liberazione dalla NATO assassina». (Pierpaolo Lio)

Calenda: «25 aprile non è evento settario ma una festa per tutti i democratici»

All'incrocio con via Boschetti, nella parte di testa del corteo, dietro uno striscione a scritte rosse «Ora e sempre la democrazia la si difende», si sono radunati i rappresentanti della Brigata ebraica, della Comunità ebraica e alcuni esponenti di Azione, tra cui il segretario del partito Carlo Calenda. Che, commentando le contestazioni di Roma contro la Brigata ebraica, ha detto: «Sono delle violenze brutali, indegne. Noi siamo qui oggi per un 25 aprile che sia di tutti, una festa repubblicana che tenga insieme la storia la memoria e il desiderio di preservarle». E a chi gli chiede se tema contestazione, risponde: «Non me ne importa proprio niente, penso che il 25 aprile non è di nessuno se non dei democratici. Il nostro partito prende il nome dal partito d'Azione. I partigiani azionisti hanno contribuito alla liberazione dell'Italia. Il resto mi interessa poco. Chi ne fa un evento settario contro gli altri non conosce il senso profondo della liberazione», ha concluso. 

Poi un commento sul passaggio del ministro Matteo Salvini al Sacrario di Milano: «Ognuno festeggia come vuole». Appena dietro Calenda il gonfalone della Brigata ebraica, la formazione di combattenti sionisti che al fianco delle truppe anglo-americane partecipò alla campagna d'Italia contro le armate del Terzo Reich. Dietro ancora, bandiere dell'Ucraina. Mentre a fianco di Calenda, oltre alla senatrice di Azione Mariastella Gelmini, c'è Daniele Nahum, consigliere comunale milanese ex Pd, e ora candidato per Azione alle prossime elezioni europee. Nahum in mattinata, commentando i fatti accaduti a Roma per le celebrazioni del 25 Aprile, aveva detto che «in una giornata di festeggiamenti, un momento di unità, ancora c'è chi ha come unico interesse dividere e voler far prevalere la propria idea con la forza. A questi fascisti, perché tali sono, bisognerebbe ricordare che la Brigata ebraica combatté con gli alleati e contribuì a liberare il nostro Paese dai nazifascisti. Magari, tra uno slogan e l'altro, bisognerebbe ricordargli da che parte stava il Gran Muftì di Gerusalemme». (Matteo Castagnoli)

Fiano e la Brigata Ebraica

Emanuele Fiano, che è in corteo nello spezzone Pd con il drappo della Brigata Ebraica: «Per me è sempre lo stesso il 25 aprile bisogna sempre essere in piazza per difendere la libertà che ci hanno regalato i partitiani e gli antifascisti. La destra italiana che ha origine dal Movimento sociale italiano non ha mai risolto fino in fondo i propri conti il fascismo. Io - ha concluso - non penso che chi governa questo Paese, e in generale chi è di destra, siano fascisti». Intanto è arrivato Carlo Calenda, che sfilerà accanto alla Brigata ebraica. (Chiara Baldi)

Trecento manifestanti pro Palestina in piazza Duomo

I manifestanti pro Palestina, com'era prevedibile, hanno occupato l'intera area davanti al palco da dove dalle ore 15.30 parleranno le autorità. In questo momento in piazza Duomo ci sono già almeno 300 manifestanti dell'area antagonista, anarchica, dei sindacati di base e dei movimenti filo palestinesi. (Cesare Giuzzi)

Maxi bandiera palestinese in corteo

Una lunga bandiera palestinese e srotolata a terra in attesa dell'avvio del corteo. Sono molte le bandiere palestinesi nello spezzone antagonista che segue quello organizzato da partiti e associazioni. (Pierpaolo Lio)

I dem in corteo

Tra i dem presenti il capogruppo al Pirellone Pierfrancesco Majorino, il segretario cittadino Alessandro Capelli, la segretaria regionale Silvia Roggiani, l'ex deputato Emanuele Fiano ora candidato alle Europee e altri esponenti del Pd milanese. (Chiara Baldi)

La bandiera palestinese sul monumento in piazza Duomo

Sono già diverse centinaia, con decine di bandiere della Palestina, i manifestanti che partecipano al presidio in piazza Duomo organizzato dall'associazione dei Giovani palestinesi. Gli agenti della polizia sono intervenuti per identificare alcuni giovani nordafricani che hanno posizionato una grande bandiera palestinese intorno al monumento di Vittorio Emanuele al centro della piazza dopo aver superato le transenne posizionate a protezione della statua. (Cesare Giuzzi)

Migliaia di persone a Porta Venezia

In Porta Venezia stanno arrivando migliaia di persone per partecipare al corteo del 25 Aprile che partirà alle 14.15 circa per arrivare in piazza Duomo alle 15.30. In coda al corteo ci sono i centri sociali con una maxi bandiera palestinese e diversi striscioni contro il conflitto in Medio Oriente. «Palestina libera. Stop al genocidio» recita lo striscione esposto da Rifondazione comunista. Il Pd, dietro lo striscione con le parole di Giacomo Matteotti nel centenario del suo assassinio, «Il fascismo non è un'opinione è un crimine», attende la segretaria Elly Schlein: i dem hanno anche una lunga bandiera della pace. Oltre quella che sarà la testa del corteo c'è un gruppo dei manifestanti dei Carc, che sfileranno con uno striscione «Dal Donbass alla Palestina, Liberazione dalla Nato assassina» e urlano slogan contro Meloni e Schlein. Tante le bandiere del Movimento Cinque stelle che partecipa con il capogruppo al Pirellone Nicola Di Marco. (Chiara Baldi)

In piazza Duomo centinaia di manifestanti pro Palestina

Bandiere alzate e kefiah al collo. Sono già diverse centinaia gli attivisti a sostegno della Palestina arrivati in piazza Duomo per il presidio organizzato dai Giovani Palestinesi, al quale hanno aderito anche le realtà agoniste della città. Gli attivisti al momento si sono posizionati all'altezza del Museo del Novecento, a pochi passi dalle transenne che delimitano lo spazio riservato agli interventi. Le forze dell'ordine presidiano la piazza.

La partenza dai Bastioni di corso Venezia

Sta per partire il corteo per il 25 Aprile a Milano: appuntamento alle 14 ai Bastioni di corso Venezia, con arrivo in piazza Duomo — dove l'Anpi ha allestito il palco a ridosso di piazza Diaz come lo scorso anno — alle 15.30. Presidio anticipato, proprio in piazza Duomo, organizzato (dalle 13.30) dai Giovani palestinesi e da una parte dei centri sociali (come il T28).

25 aprile, 13:25 - Aggiornata il 25 aprile, 21:02

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