Bugatti Bolide: la hypercar che non si può guidare nemmeno in pista. Ecco per quale motivo

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di Andrea Paoletti

Non esiste un circuito con un rettilineo abbastanza lungo dove l'ultimo bolide da corsa sviluppato dallo storico marchio possa scatenare i suoi 1.578 cavalli

Stanno per essere consegnati i primi esemplari - solo 40 in totale - della Bugatti Bolide, al costo di 4 milioni di euro ciascuno: è infatti ufficialmente finita la fase di messa a punto della vettura più estrema mai uscita dai cancelli dello stabilimento di Molsheim. Grazie al suo W16 quadri-turbo da 8 litri e alla trazione integrale, unitamente ad un telaio monoscocca in fibra di carbonio sviluppato in collaborazione con Dallara, la Bolide promette di riscrivere tutte le regole in tema di auto sportive stradali, anche se qui di stradale c'è ben poco. La carrozzeria, disseminata di ali e profili aerodinamici, fornisce tre tonnellate di deportanza e permette alla Bolide di raggiungere fino a 2,5 g di forza laterale, un valore normalmente sperimentato solamente dai piloti di Formula 1 o del WEC (World Endurance Championship) ovvero il campionato destinato ai prototipi.

Facile da guidare anche al limite

La Bugatti Bolide è a tutti gli effetti quanto di più vicino si possa immaginare a quel genere di vetture da corsa: pesa solo 1.240 Kg e, nonostante la sua velocità massima di 380 Km/h la metta dietro alla Chiron, è in pista che non ha rivali, pur rimanendo - a detta del collaudatore Andy Wallace - sorprendentemente facile da guidare al limite anche per i piloti meno esperti. La frase va presa con le pinze dato che è stata pronunciata dalla persona che detiene il record di velocità per auto di serie, ottenuto nell'agosto 2019 a bordo della Bugatti Chiron Super Sport 300: oltre 490 Km/h. Ha anche vinto una 24 Ore di Le Mans e tre volte la 24 Ore di Daytona eppure secondo lui la Bolide è addirittura un'auto «accessibile», emozionante per le prestazioni uniche ma non così impegnativa, forse per merito di ABS ed ESP, normalmente non installati sulle auto da corsa.

Non ci sono piste con rettilinei abbastanza lunghi

Pur essendo un'auto pensata per la pista, la Bolide non rinuncia al comfort, con interni curati nei minimi dettagli, tra pelle e fibra di carbonio, anche se la posizione di guida non si preannuncia adatta ai lunghi viaggi: il conducente infatti si ritrova con i talloni sollevati, proprio come i piloti nei cockpit delle auto da corsa mentre il passeggero è angolato verso il frontale per migliorare la distribuzione dei pesi. Non c'è solo Dallara tra i partner italiani di questa «hypercar»: l'impianto frenante è stato sviluppato in esclusiva da Brembo e prevede un sistema carbonio-carbonio che permette una potenza d'arresto a livelli delle monoposto nonostante il peso sensibilmente maggiore. C'è però un problema, che riguarda la possibilità di sfruttare l'enorme potenziale della Bolide nelle piste di tutto il mondo: non esistono infatti rettilinei più lunghi di 2 km sui tracciati attualmente omologati dalla FIA e quindi i fortunati proprietari dovranno limitarsi a godere dell'enorme aderenza in curva data dai pneumatici slick Michelin Pilot Sport

5 maggio 2024 (modifica il 5 maggio 2024 | 15:26)

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