Volley, Itas Trento vince la Champions League contro i polacchi dello Jastrzebski

→ Оригинал (без защиты от корпорастов) | Изображения из статьи: [1]

diPierfrancesco Catucci

La squadra di Fabio Soli è campione d'Europa per la quarta volta nella sua storia, tredici anni dopo l'ultima.

Lo aveva promesso il capitano Marko Podrascanin quando nel 2020 arrivò a Trento: «Vinceremo scudetto e Champions League». All'ultima partita con la maglia dell'Itas, il centrale serbo ha mantenuto l'impegno: la squadra di Fabio Soli è campione d'Europa per la quarta volta nella sua storia, tredici anni dopo l'ultima. Ad Antalya, in Turchia, Trento annienta per 3-0 (25-20, 25-22, 25-21) i campioni di Polonia dello Jastrzebski e festeggia il migliore epilogo possibile per una stagione che sembrava stregata con gli infortuni del palleggiatore Riccardo Sbertoli e dello schiacciatore azzurro Daniele Lavia nel momento più importante. 

Contro i polacchi, Trento è dominante in tutto, a cominciare dal muro. Lo Jastrzebski, trascinato anche dal numeroso pubblico arancione giunto in Turchia da Jastrzebie-Zdrój, non riesce mai a trovare il bandolo della matassa, sopraffatto in tutti i fondamentali dalla squadra italiana, perfetta in tutto. Alessandro Michieletto (16 punti), che quando Trento aveva vinto la sua ultima Champions nel 2011 aveva appena 10 anni, è il trascinatore assoluto sotto gli occhi del c.t. azzurro Fefé De Giorgi che lo aspetta in Nazionale. Sbertoli, tornato in campo con i segni evidenti della frattura al mignolo sinistro, smarca a turno tutti i suoi attaccanti, con Daniele Lavia (11) - l'uomo dell'equilibrio rientrato per l'occasione dopo lo stiramento addominale - fondamentale nel restituire alla squadra quelle certezze che aveva perso in semifinale scudetto contro la Mint Vero Volley Monza. Trento è la squadra che ci crede di più, che insegue anche il pallone apparentemente impossibile, che ci prova sempre. E spesso ci riesce. E così, dopo aver perso in finale contro un'altra squadra polacca (lo Zaksa) le finali di Champions del 2022 e del 2023, si riprende tutto con gli interessi e torna sul tetto d'Europa. 

«Due mesi fa ero in sala operatoria per rimettere a posto la frattura al mignolo — racconta il palleggiatore Riccardo Sbertoli — e vedevo tutto nero. Vincere questa coppa, dopo tutto quello che abbiamo passato in queste settimane, è meraviglioso». Un'emozione incredibile, condivisa con Alessandro Michieletto, mattatore in campo e nella festa in spogliatoio: «Sto vivendo un sogno, faccio fatica a descrivere la bellezza di questo momento. Non pensavo avremmo dominato così, la dedico ai tifosi e voglio godermi questa gioia». 

Più lucido, mentre i suoi giocatori gli scaricano bottiglie d'acqua addosso, l'allenatore Fabio Soli: «Insieme, questi ragazzi creano una magia straordinaria che li ha portati fino a qui, nonostante le assenze e le difficoltà. È una squadra meravigliosa e sono orgoglioso di essere il loro allenatore». Nei momenti difficili (questo è il primo trofeo di Trento quest'anno dopo il tricolore della passata stagione), «questa squadra si è unita e stasera ha messo in campo la prestazione perfetta che ripaga di tutte le sofferenze». 

5 maggio 2024

© RIPRODUZIONE RISERVATA