Oro, prezzi da record e crescono gli investimenti in Cina: ecco perché

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Ad aprile il prezzo dell'oro ha raggiunto il suo massimo storico, superando i 2.400 dollari l'oncia (qua le quotazioni in tempo reale), un valore quasi doppio rispetto a quello registrato cinque anni fa. Un dettaglio che, nel mese successivo, ha incentivato molti cittadini in Cina a investire - sia in piccole che in grandi quantità - nel metallo prezioso. La tendenza che si riscontra tra gli investitori cinesi, e che ha raccontato il New York Times, è quella di acquistare piccolissimi chicchi di oro del peso di circa un grammo e mezzo al prezzo di 80 dollari ciascuno. Un modo particolarmente conveniente per approfittare del momento di successo della pietra preziosa, riducendo al minimo i rischi.

Il metallo prezioso in Cina

I mercati finanziari hanno sempre ritenuto quello nell'oro un investimento sicuro e, a causa delle tensioni geopolitiche del momento legate alle guerre in Ucraina con la Russia e a Gaza tra Hamas e Israele, gli acquisti del metallo giallo sono vertiginosamente aumentati. L'ultimo rialzo, proprio quello che ad aprile ha portato a registrare il massimo storico, è dovuto anche alla maggiore fiducia degli investitori sulla possibilità che la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse entro la fine di quest'anno. Così, le quotazioni hanno raggiunto prezzi anche del 30% più alti di circa tre mesi fa. La Cina, in particolare, non è nuova al mercato dell'oro, ma la China Gold Association (Cga) ha registrato nei primi tre mesi del 2024 un aumento nei consumi di circa il 6% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Crollo del mercato immobiliare

A dare ancora più seguito a questo vero e proprio riversamento della Cina sull'oro c'è il calo di fiducia nei confronti di settori più tradizionali per gli investimenti. Primo fra tutti il mercato immobiliare, ma anche quello azionario. Entrambe conseguenze della crisi del real estate nel Paese, iniziata circa tre anni fa e concretizzata con il crollo del titolo di Evergrande, la seconda maggiore società immobiliare cinese per vendite di appartamenti, alla borsa di Hong Kong dello scorso settembre. Secondo le previsioni di dieci tra le maggiori banche di investimento, tra cui Goldman Sachs e Morgan Stanley, il declino del settore edilizio in Cina potrebbe continuare ancora nel 2024 (l'anno scorso segnava un calo dell'8,4%). Il timore è questo limiti la crescita economica, considerando i minimi sforzi del governo di Xi Jinping di ribaltare la situazione.

La Banca Popolare Cinese

Anche se, in realtà, la Banca Popolare Cinese, la banca centrale del Paese, segue gli interessi dei suoi cittadini investitori nei confronti dell'oro. A marzo, infatti, secondo quanto riporta il New York Times, l'istituto di credito ha acquistato oro per le proprie riserve per il diciassettesimo mese consecutivo e avrebbe raggiunto una quantità mai vista negli ultimi cinquant'anni. Uno dei motivi potrebbe essere - proprio in conseguenza del calo del real estate - l'intenzione di diversificare i propri investimenti per evitare grosse ripercussioni. Ma certamente una delle volontà della Cina, abbondantemente espresse anche negli ultimi mesi, è quella di ridurre la dipendenza dal dollaro statunitense. A marzo il Paese deteneva circa 775 miliardi di dollari di debito statunitense, già in calo rispetto al 2021, di circa 1.100 miliardi di dollari.

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5 maggio 2024 ( modifica il 5 maggio 2024 | 15:23)

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