Ucraina, stavolta i droni usati a fin di bene:per «ripulire» i campidalle mine antiuomo

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diRedazione Buone Notizie

Oggi in Ucraina c'è una superficie minata che, se potessimo unirla insieme, sarebbe grande come l'intera Florida. Nel mondo, complessivamente, nel solo 2020 sono state trovate 135mila mine antiuomo. Ora un gruppo di ricercatori ha messo a punto un sistema di droni che le rileva: già testato in Ucraina, funziona., .  

Tutte le guerre più recenti ci hanno purtroppo abituato ad associare la parola "droni" a quell'altra, "bombadieri", quasi i due termini fossero sinonimi. E forse dobbiamo fare uno sforzo per ricordare che in fondo appartengono anche alla stessa categoria di quegli aggeggi innocui con cui possiamo farci il video delle vacanze preso dall'alto. Ma ora un gruppo di smanettoni informatici ha messo a punto un modo per usare quella tecnologia, abbinata all'Intelligenza artificiale, a fin di bene anche in ambito militare: ripulire le zone di guerra dalle mine antiuomo, scovandole dall'alto senza mettere a repentaglio la vita di nessuno e anzi salvando potenzialmente le migliaia di persone che in tutto il mondo rischiano di essere uccise da ordigni inesplosi. Lo hanno sperimentato in Ucraina: funziona.

Il gruppo si chiama Safe Pro AI, e la sua squadra è stata in effetti invitata dalle Nazioni Unite e dalle forze armate ucraine a condurre esercitazioni di addestramento in un campo a nord di Kiev. Gli operatori delle Nazioni Unite avevano sparso sul campo tra le 50 e le 100 mine inerti e bombe e avevano detto a Jasper Baur - fondatore del progetto - di mettersi al lavoro con i suoi colleghi.

Utilizzando il loro software Baur e il co-fondatore Gabriel Steinberg hanno scattato attraverso i loro droni oltre 15mila immagini. E poi le hanno analizzate. Ci sono volute 2 ore affinché l'algoritmo di deep learning traesse le sue conclusioni dalle fotografie, in cui ha individuato correttamente 72 ordigni.

Mine, proiettili e bombe inesplose contaminano oltre 50 nazioni e regioni, non solo quelle più vicine a noi come l'Ucraina, ma l'Afghanistan, le Falkland, il Laos.

Solo nel 2020 sono stati bonificati 146 chilometri quadrati di suolo, ripuliti da oltre 135mila mine antiuomo, ma migliaia di persone vengono uccise e ferite ogni anno da dispositivi definiti "illegali" da un trattato delle Nazioni Unite firmato da 167 Stati. A causa di questa carenza nell'applicazione della legge internazionale, organizzazioni come Safe Pro AI sono fondamentali per impedire al mondo, in particolare ai bambini e alle popolazioni rurali, di calpestarli. Oggi in Ucraina c'è un'area minata grande come lo Stato della Florida: per coprirla ci vogliono circa 60mila foto di droni su ogni chilometro quadrato e tre minuti perché un essere umano controlli ciascuna fotografia. "A questo ritmo - scrive Burr - ci vorrebbero più di 500 milioni di ore-uomo per cercare manualmente le immagini che coprono tutta la sospetta terra minata dell'Ucraina".

Il debutto di Safe Pro Aoi risale al 2019, dopo che Baur e alcuni colleghi del Laboratorio di geofisica e telerilevamento dell'Università di Binghamton avevano "addestrato" un sistema di intelligenza artificiale per rilevare un unico tipo di mina terrestre sovietica: quella conosciuta come "mina a farfalla" a causa della sua forma. L'anno dopo, Steinberg e Baur hanno fondato la Demining Research Community (Comunità di ricerca sullo sminamento): nella foto qua sopra un momento dei test preliminari compiuti presso la Oklahoma State University. Obiettivo iniziale della ricerca: concentrarsi sulla lotta a questa sorta di "pandemia delle bombe nascoste" attraverso una sinergia tra robotica, geofisica e telerilevamento. E risultati sono arrivati. E l'anno scorso la Community ha inserito sui propri droni anche quel che serve per la magnetometria aerea, l'imaging termico e il Lidar. Per aiutare l'Intelligenza artificiale in quei casi (sempre meno: decidete voi se questo è meglio o peggio) in cui da sola non ce la fa. Ancora.

5 maggio 2024

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