Tesla licenzia l'intero team del Supercharger, il sistema di ricarica superveloce per le auto elettriche

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La mossa ha destabilizzato l'industria delle auto elettriche, essendo questo un business strategico per Tesla ma anche per l'intera transizione energetica dei trasporti

Sembrano essere in tutto 500 i dipendenti licenziati da Tesla a fine aprile. L'annuncio proviene da una mail interna e raccontata dal New York Times. L'ennesima fase di contrazione della forza lavoro nelle aziende di Musk di concentra però su una divisione che viene considerata più che strategica. Appartengono tutti al team che si occupa delle stazioni Supercharger, un'eccellenza di Tesla in quanto ha reso possibile la diffusione delle auto elettriche permettendo una ricarica super veloce mentre si è in viaggio. Ad oggi sono 50mila i punti di sosta costruiti dalla società in tutto il mondo, di cui decine anche in Italia. E non ce ne saranno di nuove. O perlomeno, le prosime costruzioni verranno fortemente rallentate, come ha dichiarato Musk su X aggiungendo che si focalizzerà «sull'operatività a 100 per cento e sull'espansione delle sedi esistenti». La notizia - tra cui anche il licenziamento della responsabile dell'intera infrastruttura di ricarica Rebecca Tinucci - ha destabilizzato non poco l'intero settore.

La super ricarica per tutti

Nel 2023 Tesla ha stretto accordi con le maggiori case di produzione di auto elettriche - tra cui Ford e General Motors - per permettere anche a loro di utilizzare le sue colonnine superveloci. Un'occasione, in quanto la rete già ampia del Supercharger rende più sostenibile l'adozione di un'auto elettrica e la possibilità di ricaricarla mentre si è in viaggio. Tutti i produttori si sono affrettati a modificare hardware e software per rendere le loro auto compatibili con la ricarica di Tesla. Ora il brusco stop che la società sembra dare a quella che rappresenta non solo un solido business ma anche un fondamentale tassello per la transizione energetica nel mondo dei trasporti spaventa l'industria ma anche gli analisti. Se per primi i produttori di auto elettrica smettono di credere al futuro della loro tecnologia, come questa può davvero sostituire le auto tradizionali?

Un periodo difficile

Tesla sta comunque vivendo un periodo difficile, con i primi cali nelle vendite dal suo boom e la minaccia della concorrenza cinese sempre più forte. Musk non ha nascosto la necessità di tagliare i costi e i 500 licenziamenti nel team del Supercharger arrivano dopo l'annuncio di ulteriori 14mila licenziamenti nel mondo. In ogni caso la mossa di ridurre gli investimenti in quella divisione, la ricarica super veloce, che continua a mantenere Tesla in una posizione dominante nonostante le difficoltà rimane poco comprensibile. Anche agli stessi dipendenti, che si sono visti congedare con una semplice mail: «Se un mese fa mi aveste detto che Tesla era un'azienda che avrebbe informato le persone, alcune con più di 10 anni di esperienza, che hanno contribuito a costruire l'azienda fino a farla diventare ciò che è oggi, con nient'altro che un'email "Caro dipendente.." nel cuore della notte - ha scritto Lane Chaplin, un ex dipendente dell'unità di ricarica, su LinkedIn - vi avrei detto che siete pazzi».

2 maggio 2024

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